Non dobbiamo emarginarli

 (…) All’inizio non sapevamo che matrice scegliere, dopo il maestro è andato a prendere la cartellina di Max e abbiamo visto un disegno che ci serviva, fatto con dei quadretti colorati, perché aveva usato per matrice la retina.

Da quel disegno ci è venuta un’idea per fare il nostro quadro.

Il fondo giallo rappresenta la felicità dei giovani.

In un angolo c’è un pezzo di fondo grigio, che rappresenta la tristezza dei vecchi dell’Ospizio, perché si sentono soli.

Poi dipingeremo i giovani con colori chiari, invece i vecchi con colori scuri e i quadretti rappresenteranno le persone.

(Diego, Elena G., Francesca, Maurizio, Roberto C. e N. - 8 anni  – 12   dicembre 1978)